L'importanza di una diagnosi tempestiva nella BPCO e una buona capacità relazionale con il paziente, in grado di assicurare la massima aderenza alla terapia, sono elementi fondamentali per la gestione e il management di questa patologia e per il minor rischio di complicanze. Una scarsa aderenza terapeutica ha infatti ricadute negative sul controllo della malattia, con conseguenze cliniche e socio-economiche, nonché un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente. Tuttavia la comunicazione medico-paziente, spesso oggetto di attenzione nei corsi di aggiornamento professionale, è in realtà sottovalutata nella pratica clinica: eppure resta la condizione essenziale per raggiungere un’adeguata aderenza terapeutica. Ancora di più lo è oggi, nel post lockdown da Covid-19, con il distanziamento sociale ancora in atto, dove la telemedicina diventa indispensabile, rivestendo un ruolo cruciale nel rapporto medico-paziente. Trovare il modo giusto per spiegare la patologia e la terapia non è semplice: ecco perché tutte le tecniche di comunicazione oggi a disposizione possono e devono essere impiegate per arrivare allo scopo. E se sapere cosa dire è fondamentale, nondimeno lo è padroneggiare la propria voce: tono, pause, velocità, sono tutti elementi che possono enfatizzare, o al contrario annientare, l’autorevolezza del clinico da un lato e l’attenzione del paziente dall’altro.
Questo corso, che insieme alle relazioni di clinici esperti di patologia polmonare e Device inalatori propone un vero e proprio training sull’uso della voce, condotto da un coach qualificato in materia, dà senza dubbio un valore aggiunto alla classica FAD sincrona di aggiornamento professionale e conferisce ai partecipanti nuove competenze per gestire al meglio la comunicazione a distanza.