L’asma colpisce circa 300 milioni di individui in tutto il mondo, rappresentando un problema di salute a livello mondiale che interessa tutte le fasce d’età, e il numero dei morti per asma, anche tra i giovani, è ancora troppo elevato. La broncopneumopatia cronica ostruttiva non è da meno infatti è una delle maggiori cause di morbilità e mortalità cronica a livello mondiale. Ma per entrambe le patologie la diagnosi può essere fatta con un test semplice e non invasivo, la spirometria. Per anni le linee guida hanno posto l’attenzione sull’importanza della spirometria per la diagnosi di asma e BPCO ma purtroppo questo esame non si è diffuso come voluto nella pratica clinica. La nota 99 di AIFA, entrata in vigore il 1° settembre 2021, ha decretato ufficialmente l’importanza della spirometria nella conferma diagnostica della BPCO. Ma a più di un anno dall’uscita della nota 99 rimangono ancora dubbi e perplessità. Questo corso vuole quindi fare chiarezza su quest’ultimo argomento e, partendo dalla diagnosi di asma e BPCO e il ruolo della spirometria in questo primo step di malattia, addentrarsi nella fenotipizzazione di queste due patologie e, una volta individuato il fenotipo, nella scelta ottimale del trattamento. Inoltre verrà affrontato il tema delle comorbilità che oltre a complicare la malattia in sé spesso impattano fortemente la qualità di vita del paziente, anche dal punto di vista psicologico.
Il discente passerà attraverso 2 videolezioni e una serie panoramica di 5 domande commentate a cappello dei 5 capitoli di approfondimento, organizzati in un e-book navigabile mediante link ipertestuali e scaricabile quale materiale anche di consultazione per il medico, in grado di supportarlo nell’educazione del paziente alla prevenzione e all’aderenza terapeutica.