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Presentazione

A seguito della presentazione al Congresso 2019 dell’American Heart Association e della successiva pubblicazione dei risultati dell’ISCHEMIA Trial si ritiene di fondamentale importanza aggiornare la classe medica specialistica con un corso di approfondimento ECM dedicato. Tali risultati indicano infatti che una strategia invasiva in aggiunta alla terapia medica ottimale non produce alcun beneficio nella prevenzione di eventi cardiovascolari maggiori in pazienti con malattia coronarica stabile.

Infatti gli autori concludono che: “tra i pazienti con malattia coronarica stabile e ischemia moderata o grave, non abbiamo trovato prove che una strategia invasiva iniziale, rispetto a una strategia conservativa iniziale, abbia ridotto il rischio di eventi cardiovascolari ischemici o morte per qualsiasi causa nell'arco di una media di 3,2 anni.”

Come i risultati dello studio principale, anche l’ISCHEMIA‐CKD Trial non ha dimostrato alcun beneficio in un approccio invasivo rispetto alla terapia medica ottimale in una popolazione di pazienti con malattia renale cronica avanzata e malattia coronarica significativa e stabile.

In conclusione, il trial conferma i risultati dei precedenti studi COURAGE, BARI2D e ORBITA, che erano stati messi in discussione perché condotti su casistiche selezionate a basso rischio e in un’epoca di rivascolarizzazione non ancora ottimale secondo gli attuali standard di riferimento. Questi risultati saranno di grande importanza per la cardiologia e per le strategie terapeutiche, che dovranno insistere sempre di più sull’ottimizzazione dei trattamenti medici per la prevenzione secondaria e per la stabilità clinica dei pazienti con Sindrome Coronarica Cronica.

Programma

Quick Insight On: Strategia conservativa vs. invasiva nelle sindromi coronariche croniche

 

Una vexata quaestio nella cardiologia contemporanea: i reali vantaggi della strategia invasiva in aggiunta alla terapia medica ottimale nella prevenzione di eventi cardiovascolari maggiori in pazienti con sindrome coronarica cronica

 

Gli studi ISCHEMIA e ISCHEMIA‐CKD: risultati e significato

 

L’impatto della rivascolarizzazione sulla QoL

 

La terapia medica ottimizzata della cardiopatia ischemica cronica

 

2 casi paradigmatici

 

Informazioni

Obiettivo formativo

3 - Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura

Mezzi tecnologici necessari

Per poter seguire il corso FAD l'utente dovrà disporre di un Personal Computer e di una connessione a Internet. Non sono richiesti Software specifici, e la fruizione del corso è garantita utilizzando un qualsiasi browser di navigazione Internet.

Procedure di valutazione

La valutazione dell’apprendimento avviene con questionario a risposta multipla. È infine previsto un questionario di gradimento per i partecipanti.

Descrizione modulo formativo

 

 

Responsabili

Responsabile scientifico

  • Prof. Raffaele De Caterina
    Professore Ordinario di Cardiologia, Università degli Studi di Pisa
  • Prof. Pasquale Perrone Filardi
    Professore Ordinario di Cardiologia, Università di Napoli Federico II - Presidente eletto della Società Italiana di Cardiologia

Tutor

  • Dott. Tutor Didattico
    Tutor corsi FAD Med Stage

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Cardiologia
  • Geriatria
  • Malattie metaboliche e diabetologia
  • Medicina interna
  • Nefrologia
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Allegati