La fibrillazione atriale è una delle cause più frequenti di stroke, spesso invalidanti, di scompenso cardiaco e rappresenta la prima causa di ricovero ospedaliero per aritmie. La sua prevalenza in Italia è del 1,5% nella popolazione adulta.
La etiopatogenesi della fibrillazione atriale è estremamente variabile e spesso rimane di natura non determinata. Dal punto di vista elettrofisiologico l’attivazione elettrica degli atri risulta prevalentemente caotica ed estremamente rapida. L’attivazione elettrica disordinata ed eccessivamente rapida comporta la perdita della efficienza meccanica. La conseguente stasi ematica, soprattutto nell’auricola sinistra, favorisce la formazione di trombi ed aumenta il rischio di complicanze tromboemboliche.
Questa FAD verrà strutturata illustrando i meccanismi patogenetici della fibrillazione atriale e le ultime strategie diagnostico/terapeutiche. In particolare saranno prese in esame la cardioversione elettrica e l’ablazione transcatetere, focalizzando altresì l’attenzione sulla gestione degli anticoagulanti orali prima, durante e dopo queste procedure.