Il sospetto clinico è indispensabile per la diagnosi tempestiva e corretta di qualsiasi patologia. Questo è ancora più vero per le malattie “rare”, nelle quali il clinico non si può avvalere di robusti dati epidemiologici per formulare il sospetto diagnostico più verosimile. La aspecificità della presentazione clinica dei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica è probabilmente l’ostacolo maggiore al raggiungimento di una diagnosi adeguata e precoce, e quindi alla adeguata gestione della patologia.
L’attenta e minuziosa raccolta dei dati clinici, la loro interpretazione e l’integrazione con i test diagnostici adeguati rappresenta la base di una corretta pratica clinica e deve essere patrimonio di qualsiasi specialista pneumologo.