Il paziente con BPCO richiede una gestione piuttosto complessa, soprattutto in considerazione del fatto che frequentemente si tratta di un paziente anziano, diagnosticato in ritardo, molto probabilmente fumatore (o ex fumatore) e con possibili comorbilità. Per la presa in carico ottimale di questo tipo di paziente è pertanto necessario un approccio multidisciplinare, che veda la massima collaborazione tra il medico di medicina generale e lo specialista pneumologo (ed eventuali altre figure professionali coinvolte nell’assistenza domiciliare) e che incontri un sistema di cure integrate sul territorio.
Il medico di medicina generale ricopre un ruolo fondamentale, innanzitutto nella prevenzione e nella diagnosi precoce della malattia se si considera che in un anno ha la possibilità di visitare in media circa l’80% dei propri assistiti. Di fronte a un paziente con BPCO, è fondamentale che il medico di medicina generale imposti un piano di presa in carico globale, che tenga conto della cronicità della patologia, della sua progressiva evoluzione e del rischio di esacerbazioni della stessa.
Ma alla base di tutto c’è una corretta e costante assunzione della terapia prescritta: migliorare l’aderenza del paziente al trattamento e promuovere un corretto uso dei device sono le due condizioni fondamentali per una buona gestione clinica della BPCO.