Negli ultimi anni, la chirurgia ortopedica mini invasiva ha fatto passi da gigante, il design dell’impianto protesico si è evoluto parallelamente al target del paziente. Da un lato l’età media dei pazienti è scesa dai 65 ai 50 anni e pazienti più giovani hanno maggiori esigenze, sono più attivi, praticano sport. Dall'altro tutti i pazienti, indipendentemente dall'età, hanno obiettivi e aspettative maggiori rispetto al passato, non rassegnandosi a risultati men che ottimali.
Di conseguenza, l’impianto protesico, oltre a dover risultare più funzionale, necessita di un intervento che rispetti al massimo il corpo e preservi il più possibile l’osso, i tessuti molli e muscolari, portando al massimo dei risultati con scomparsa del dolore, netto miglioramento della qualità della vita e ripristino ottimale della funzionalità articolare.
Attualmente le tecniche chirurgiche mini invasive della spalla comprendono l'utilizzo di tecniche chirurgiche innovative per intervenire, per esempio, sulle lesioni irreparabili della cuffia dei rotatori della spalla. Nelle situazioni più compromesse, quando tali lesioni sono definite irreparabili proprio perché la rottura è massiva, con dolori anche forti e crescente difficoltà nei movimenti, il recupero della funzionalità della spalla è possibile attraverso particolari tecniche chirurgiche, alcune delle quali molto recenti e innovative, che possono rappresentare una valida alternativa alla protesi inversa della spalla, ossia a un intervento più invasivo per il paziente.
In tutta la fase pre e postoperatoria è importante anche la gestione, prima di tutto a breve termine, del dolore acuto della spalla, tanto più in presenza di un dolore acuto di grado da moderato a severo, che in questo corso sarà altresì trattato in modo approfondito.