In Italia si stimano 4.400.000 pazienti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), di cui il 61% non correttamente diagnosticati o non adeguatamente trattati, e si prevede che nel 2020 la BPCO rappresenterà la 3° causa di morte nel mondo.
La terapia del paziente con BPCO in fase stabile prevede innanzitutto la rimozione dei fattori di rischio, con particolare riferimento al fumo di sigaretta.
La ricerca clinica e farmacologica prosegue attualmente nell’impegno di valutare i benefici derivanti dall’associazione di farmaci broncodilatatori come i LABA e i LAMA, tra loro o eventualmente associati a steroidi, che si sono dimostrati efficaci nel controllo dei sintomi del paziente e in grado di rallentare la progressione della malattia.
Diversi studi clinici hanno infatti mostrato che la combinazione fissa di due broncodilatatori con meccanismo d’azione sinergico ha dimostrato di migliorare la qualità di vita del paziente, grazie a un potenziamento dell’azione e a una duplice broncodilatazione.